domenica 24 aprile 2011

And the winner is...



La fatidica ora è arrivata! Sono sicura che sarete tutti in fase di digestione per l'immenso pranzo di oggi, ma statemi bene a sentire perchè...


...il vincitore del 1° Giveaway di Wagashi Stories è:


Complimenti Linda! E grazie a tutti per aver partecipato :)


venerdì 22 aprile 2011

I miei Gomamochi e... auguri di buona Pasqua!


Visto che qualche giorno fa mi sono rifornita di semi di sesamo nero mi sono detta: "perché non preparare i gomamochi?" (goma = semi di sesamo) Sono così facili da preparare che stamattina ci ho messo solo venti minuti! E poi sono l'accompagnamento perfetto per una una tazza di Hojicha...

p.s. Vorrei ringraziare sia Raelmente che Viaggi d'Inchiostro per aver premiato il mio blog! :) Grazie di cuore e un abbraccio a tutte e due. E già che ci sono auguro una buona Pasqua a tutti! Io sarò impegnata in un sontuoso pranzo in famiglia e approfitterò per rilassarmi un po'... e voi? :)


Ingredienti per 8 gomamochi:

70 gr di shiratamako (farina di riso glutinosa)
140 ml d'acqua
140 gr di zucchero a velo
14 gr di mizuame (ma va bene anche il corn syrup, il miele o lo sciroppo di glucosio)
120 gr di anko
un cucchiaio di semi di sesamo nero
maizena q.b.

In una ciotola di vetro mescolate bene con un cucchiaio di legno la shiratamako con metà dell'acqua che avete a disposizione. E' molto importante che non ci siano grumi nell'impasto! Una volta liscio, aggiungete lo zucchero a velo e l'acqua restante continuando a mescolare bene. Coprite la ciotola con un po' di pellicola e mettete nel microonde per un minuto a 600W. Mescolate di nuovo molto bene e rimettete nel microonde per altri 3 minuti. Lasciatelo raffreddare qualche minuto, aggiungete la mizuame e impastate bene. Spolverato il piano di lavoro con un po' di maizena,  rovesciateci sopra il mochi e stendetelo con un mattarello fino a un spessore di 5 mm. Dato che sarà piuttosto appiccicoso, se non volete ritrovarvi incollate al mochi ^^ spolveratelo con un po' di maizena. A questo punto basta tagliare dei cerchietti con un cutter, metterci una pallina di anko al centro e ripiegare il mochi su se stesso :) Facile no?

mercoledì 20 aprile 2011

La pochette è arrivata.


E' arrivata la pochette che ho vinto con il giveaway di Strawberry Blonde! Carinissima vero? Diventerà ufficialmente il mio astuccino porta-trucchi da viaggio... :) Vi ricordo che il mio giveaway chiude domenica... provateci che non si sa mai! :*

martedì 19 aprile 2011

I Sablés au thé di Mariage Frères (Sakura version)


Stamattina si è laureata la mia amica Stefy e per ricordare i bei tempi che abbiamo passato insieme in Giappone ho deciso di regalarle il tè verde ai fiori di ciliegio di Mariage Frères. Ieri pomeriggio sono andata alla Teiera Eclettica (piazzale Bacone 2, Milano) sperando di trovarlo, perché questo tè verde è in edizione limitata e viene messo in vendita solo in primavera. Temevo di essere arrivata troppo in ritardo (anche se in effetti siamo ancora in aprile!) ma appena entrata in negozio l'ho subito addocchiato sullo scaffale e ho scoperto che era accompagnato da piccole confezioni di frollini realizzati con lo stesso tipo di tè. A questo punto che fare se non portarmi a casa sia tè che biscottini? Ero troppo curiosa di assaggiarli! Così a Stefy ho preso il tè e i sablé me li sono concessi per una merenda deliziosa. Volete sapere com'erano? Troppo squisiti! Consistenza croccante e leggermente burrosa, sapore morbido che riempie la bocca di un intenso aroma floreale, petali di sakura che si appoggiano sulle papille gustative... Sono sicura che anche il tè sia altrettanto meraviglioso e credo ci farò un pensierino :)

venerdì 15 aprile 2011

Il mio fine settimana a Genova!






Questo fine settimana io e Gigi siamo stati ospiti di mio fratello Kuki a Genova. Sono state due giornate intensissime e penso di aver recuperato quel chiletto che avevo buttato giù con tanta fatica! Devo dire che subisco facilmente il fascino delle città marittime e dopo tanti anni che non andavo a Genova l'ho riscoperta in tutta la sua bellezza. I vicoletti del centro sono così stretti e pieni di negozietti alla mano che viene voglia di passeggiare a caso in cerca di prelibatezze! Noi siamo finiti in un piccolo panificio/alimentari dove abbiamo fatto colazione con delle deliziose tortine margherita ripiene di crema... rimango dell'idea che le cose più buone e genuine si trovino sempre nei bugigattoli nascosti, come il fritto di calamari, alici e panissa (un impasto fatto di farina di ceci) che ci siamo gustati sotto i portici vicino al porto. Il pomeriggio ci siamo rilassati sulla spiaggia tutta sassolini di Camogli, appena fuori Genova, e sulla via del ritorno ci siamo fermati a Recco a prendere l'omonima focaccia. Visto che era appena stata infornata ho aspettato dieci minuti in negozio scoprendo sui muri la dedica lasciata da Memo Remigi, personaggio troppo vintage! ;) Ma a quanto pare la focacceria l'aveva scelta bene. Tra i miei assaggi genovesi non è potuta mancare nemmeno la farinata: deliziosa in tutta la sua oleosità. Non pensavo che con la farina di ceci si potesse ottenere una golosità simile... e io che mi ero fermata ai falafel! E dove comprare il basilico se non a Genova? Al mercato era profumatissimo e per fortuna il mazzetto che ho preso è arrivato a Milano sano e salvo per finire nel primo pesto della stagione. Sono stata anche all'Acquario a salutare i lamantini e gli ho promesso che sarei tornata prestissimo nella loro città!

venerdì 8 aprile 2011

Declinazioni nipponiche (e non solo) dei fiori di ciliegio


Che cosa si può fare con un fiore di ciliegio? In terra nipponica praticamente di tutto! In primavera sugli scaffali dei supermercati compaiono tantissimi prodotti legati ai sakura... per non parlare degli pseudo-fornai (sì, fornai! Spuntano come funghi e nella via dove abitavo ce n'erano addirittura tre!) che sfornano centinaia di profumati panini rosa sia dolci che salati. Non potevo non provare il pastelloso Sakura Frappuccino di Starbucks, ricoperto da una montagna di panna e scaglie di cioccolato ai fiori di ciliegio... e nemmeno il Sakura Kit Kat, ovviamente ricoperto da uno strato di cioccolato bianco tinto di rosa! Da notare che di queste due bombe caloriche esiste anche la versione più intrigante al matcha.

E poi c'è il Sakuracha, un infuso di boccioli di sakura sotto sale dal sapore floreale e leggermente salato. Accompagnato da un piccolo wagashi è il modo migliore per accogliere un ospite ed è segno di buon auspicio.

Nel negozio della canadese Corrabelle ho scovato invece un timbro a forma di sakura... stupendo vero? E' già nella mia lista dei desideri insieme al timbro a forma di ume e al sakura cutter che vendono su CasaBento. Già mi immagino un'infornata di frollini rosa profumati di primavera!

lunedì 4 aprile 2011

Let's gardening!



Ieri la giornata era splendida, dal sapore quasi estivo, così ho deciso di uscire per dedicarmi al giardinaggio. Quelle nelle foto sono le mie insalatine che crescono rigogliose e che tra una settimana saranno pronte per essere assaggiate. Non vedo l'ora di raccogliere le primizie! Ho seminato anche qualche piantina un po' più ricercata come la mizuna (una specie di rucola giapponese), zucchine dorate, coriandolo, parsnip (simili a delle carotone bianche), carote tonde di Parigi e Physalis peruviana (o Cape Gooseberry, una bacca molto simile all'alkekengi ma con la "lanternina" dorata). Stare all'aperto mi fa sentire bene e coltivare autonomamente frutta e verdura è davvero soddisfacente! 

Nel cestello di bambù ci sono invece delle erbe selvatiche che ho provato oggi per la prima volta. Me le ha raccolte mio padre - che ormai ogni fine settimana mi prepara il fagottino con le erbette appena colte! - e nel mio dialetto si chiamano curnagin. Quando mi ha spiegato che si trattava di quella piantina che d'estate produce i fiori bubbolini che i bambini scoppiano sul dorso della mano, sono rimasta piuttosto sorpresa. Il nome ufficiale é Silene Rigonfia e va raccolta prima della fioritura. Il suo sapore è piuttosto dolce, vagamente simile allo spinacio, ma molto moooolto più gustoso! Provatela :)



venerdì 1 aprile 2011

Primavera, Hanami e Sakuramochi

Ume. La scorsa primavera a Nara.

La primavera è senza dubbio la stagione preferita dai giapponesi e raggiunge l'apice dalla fine di marzo agli inizi di aprile con l'Hanami (花見, letteralmente guardare i fiori) momento in cui si va ad ammirare la bellezza degli alberi in fiore. Migliaia di persone gremiscono le località più famose e nei parchi è difficile trovare un posticino libero visto che sono tutti alle prese con i picnic all'ombra degli alberi in fiore. C'è addirittura un modo di dire che sottolinea la tendenza ad abbuffarsi piuttosto di osservare i fiori, che dice 花より団子 hana yori dango, ovvero "meglio i dango che i fiori"! 

Anche se sono i sakura (i fiori di ciliegio) ad avere la meglio in fatto di fama, gli ume (o fiori di susino) sono altrettanto deliziosi. Anzi, io li trovo ancor più delicati e raffinati per la loro forma piccola e raccolta, e il loro colore intenso. La tradizione dell'Hanami è nata proprio con questi fiorellini nel periodo Nara (710-794), ai quei tempi infatti ci si dedicava esclusivamente agli ume, mentre è nel periodo Heian (794-1185) che l'attenzione si è posata sui fiori di ciliegio e si è protratta fino ad oggi. Passeggiare tra i petali di sakura e ume trasportati dal vento è un'emozione unica, come lo è respirare il profumo delicato che si diffonde dolcemente nell'aria. 

Quest'anno però l'Hanami verrà vissuto con una vena di tristezza dal popolo giapponese... è per tutti davvero difficile accantonare anche solo per un attimo il pensiero degli ultimi eventi. Spero solo che il fiorire dei sakura porti con sè tanta speranza. Nihon ganbatte kudasai!





Ora vi voglio parlare del wagashi che più rappresenta l'Hanami: il Sakuramochi! Si tratta di un involtino profumato dal sapore un po' dolce e un po' salato, che si distingue per il colore rosa pastello e la fogliolina di ciliegio che lo avvolge. Di questo delizioso dolcetto esistono ben due varianti: una della regione del Kansai (Osaka, Kyoto, Kobe) e l'altra del Kanto (Tokyo). La differenza principale tra le due sta negli ingredienti e nell'aspetto. Il Sakuramochi del Kansai racchiude una pallina di riso glutinoso farcita di anko, mentre quello del Kanto consiste in una specie di crepe anch'essa farcita di anko. Tutti e due i Sakuramochi sono un'esperienza sensoriale unica, un'immersione completa nell'universo dei fiori, un profumato boccone di primavera. Non vi fanno pensare a un fiore appena colto?


Sakuramochi del Kansai

Sakuramochi del Kanto

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