lunedì 16 giugno 2014

Di fiori, raccolte ed evasioni estive


Se c'è una cosa che adoro fare più di tutte in questo speciale periodo dell'anno è dedicarmi alla raccolta di fiori e frutti sia spontanei che coltivati con amore nel mio giardino, a partire dalle vaporose infiorescenze del sambuco e dai fiori di acacia, alle lunghe spighe di lavanda e i carnosi fiori di zucca, per arrivare ai grappoli di ribes, l'uva spina, i lamponi e i primi mirtilli maturi. Insomma, uno spettacolo d'essenze che finiranno a farmi compagnia essiccate, sotto vetro o in una bella macedonia di stagione. 

Con il fatto che Gigi si è fatto la licenza di pesca da un paio di mesi, ogni momento è buono per prendere canna (lui) e macchina fotografica (io) per uscire e godere delle più lunghe serate dell'anno. Nonostante le allergie mi rendano la vita difficile, raggiungere il fiume Adda attraverso una distesa di erba verde e fiori di campo che mi arrivano sopra le ginocchia è una cosa a cui non so rinunciare. I momenti di evasione quotidiani sono così pochi che ogni piccola occasione va presa al volo, come lo è rincorrere gli ultimi raggi di sole del tramonto col vento tra i capelli.










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