lunedì 16 giugno 2014

Di fiori, raccolte ed evasioni estive


Se c'è una cosa che adoro fare più di tutte in questo speciale periodo dell'anno è dedicarmi alla raccolta di fiori e frutti sia spontanei che coltivati con amore nel mio giardino, a partire dalle vaporose infiorescenze del sambuco e dai fiori di acacia, alle lunghe spighe di lavanda e i carnosi fiori di zucca, per arrivare ai grappoli di ribes, l'uva spina, i lamponi e i primi mirtilli maturi. Insomma, uno spettacolo d'essenze che finiranno a farmi compagnia essiccate, sotto vetro o in una bella macedonia di stagione. 

Con il fatto che Gigi si è fatto la licenza di pesca da un paio di mesi, ogni momento è buono per prendere canna (lui) e macchina fotografica (io) per uscire e godere delle più lunghe serate dell'anno. Nonostante le allergie mi rendano la vita difficile, raggiungere il fiume Adda attraverso una distesa di erba verde e fiori di campo che mi arrivano sopra le ginocchia è una cosa a cui non so rinunciare. I momenti di evasione quotidiani sono così pochi che ogni piccola occasione va presa al volo, come lo è rincorrere gli ultimi raggi di sole del tramonto col vento tra i capelli.










sabato 5 aprile 2014

Sakura higashi #sakurandom 2014


Il mio omaggio al #sakurandom 2014 è un delicatissimo sakura higashi, un wagashi a pasta secca perfetto per accompagnare il tè verde. Il suo rosa pastello è un piacere per gli occhi, mentre la consistenza farinosa e zuccherina si scioglie in bocca sprigionando un aroma fresco e floreale.

Per ottenere questa forma perfetta ho utilizzato uno stampo per wagashi di Machiko Chiba che comprai dal Giappone ormai svariato tempo fa, mentre il piattino è di carta ecologica e prodotto da Wasara, e io lo adoro perché ha un design decisamente raffinato per un prodotto usa e getta. 

Buon hanami a tutti ^.^




Ingredienti per circa sei higashi:

33 gr di kanbaiko (farina di riso tostata)
66 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di shitorimitsu (una parte di mizuame e due parti d'acqua)
colorante rosso
aroma naturale di sakura
un pizzico di frumina

Preparate lo shitorimitsu mescolando sul fuoco una parte di mizuame e due parti d’acqua (se non avete il mizuame potete sostituirlo con del miele d'acacia). Una volta pronto mettetene due cucchiai nello zucchero a velo insieme a una punta di colorante rosso e all'aroma, e incominciate a lavorarlo con le mani, sfregandolo con i palmi. Una volta ben incorporato aggiungete un po’ alla volta la kanbaiko, finchè risulterà una composto farinoso omogeneo. Imbiancate lo stampo con la frumina e pressatene all'interno la pasta igashi. Schiacchiate bene con i pollici in modo tale che lo stampo si riempia in modo omogeneo. Infine rovesciate lo stampo ed estraete con delicatezza l'higashi per poi lasciare seccare per un paio di orette.


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