domenica 24 febbraio 2013

Yuanxiao: bocconcini morbidi per la Festa delle Lanterne




Oggi in Cina è il quindicesimo giorno dopo il Capodanno, ovvero l'ultimo giorno di festeggiamenti che coincide con la Festa delle Lanterne [元宵节 yuánxiāojié]. Questa sera il cielo si riempirà di lanterne rosse e in molti lasceranno galleggiare delle lanterne di carta sull'acqua dei fiumi. Avrei tanto voluto poter passare la festa in un tempio, ma dovendo lavorare domani non potevo permettermi di passare la notte fuori... però i dolcetti da consumare durante questa festa non potevo farmeli sfuggire! Sto parlando degli Yuanxiao [元宵], palline bianche di riso glutinoso ripiene tradizionalmente di confettura di fagioli rossi, ma ora disponibili in tantissimi gusti diversi. Oggi al Jialefu ne ho visti al cocco, ananas, pesca, castagna, mandarino, cioccolato, sesamo nero... insomma, c'è davvero l'imbarazzo della scelta! Io ne ho scelto una confezione alla fragola perchè li trovo davvero deliziosi... e avendoli assaggiati qualche sera fa dalla nostra amica Helen non vedevo l'ora di gustarmeli di nuovo. Prepararli è semplicissimo: basta farli bollire in acqua come fossero dei ravioli e servirli in una ciotolina con l'acqua di cottura per manternerli caldi. Il risultato è un bocconcino dolcissimo e morbido!

Tempo fa vi avevo detto che la mia cucina era fuori uso [niente utensili, sporchissima ma poi sottoposta da me ad accurata pulizia, cappa disgustosa con olio colante... problema ancora da risolvere ma sono tentata di coprirla con un sacco di plastica] in effetti per cinque mesi non è stata toccata, ma oggi in preda al desiderio di cucinare qualcosa di italiano e pensando ai prossimi mesi in arrivo in cui il pensiero di mangiar sempre fuori spesso diventa un problema serio [del tipo: dove si mangia stasera? ancora noodles? noooo! spiedini? eddai basta! mc? ci distruggiamo il fegato!], ho rifrugato negli armadi e trovato due padelle "utilizzabili", mentre al Jialefu mi sono comprata una pentola, cucchiai di legno e forchette. L'idea di cucinare dopo tutto questo tempo mi fa sentire un pochino a casa!




venerdì 22 febbraio 2013

Questa volta cuciniamo anche noi: una cenetta sino-italiana


Ieri sera Gigi ed io siamo stati a cucinare italiano a casa della nostra collega Helen. Come al solito alla cena era presenti anche Vivienne, Lucy e relativo fidanzato... quando si organizza qualcosa ormai si è consolidato questo gruppetto! Questa era la prima volta dopo cinque mesi che ci mettevamo ai fornelli e trovandoci in una cucina cinese all'inizio non sapevamo bene come muoverci. La differenza principale dalle cucine italiane, e questo l'avevo capito anche guardando quella del mio appartamento, è la presenza di due soli fuochi sul fornello. I fuochi sono identici e sono composti da un fuoco più piccolo all'interno e uno ampio all'esterno, di cui ovviamente si può decidere l'intensità, anche se messa al minimo rimane comunque poco adatta a cotture lunghe e lente. La seconda differenza è il tipo di strumenti presenti in cucina. A parte le classiche pentole d'acciaio, le padelle basse antiaderenti non si usano... la parola d'ordine è wok, che tra l'altro sono fatti di ghisa e piuttosto pesantini da maneggiare. La cucina cinese in generale richiede cotture veloci a fiamma alta, e mentre io soffriggevo le polpette al sugo e Gigi affettava i pomodorini per il sughino degli spaghetti, guardavo Helen che preparava al volo svariate cose nel wok... olio, ingredienti, pochi minuti di fiamma alta e via! Wok sciacquato sotto l'acqua corrente, asciugato sul fuoco e si riparte! Messi a confronto sono due modi di cucinare davvero diversi... non che non lo sapessi, ma vedere qualcuno all'opera fa tutto un altro effetto. 

Spero davvero che i commensali abbiano apprezzato le nostre proposte [spaghetti al pomodorino, polpette al sugo e patate arrosto] e a giudicare dai piatti vuoti direi di sì! Dopocena, mentre tutti gli altri ospiti se ne stavano andando, Helen ci ha invitati a restare ancora per un po'.... che si è trasformato in ben altre tre ore [ci siamo alzati a mezzanotte e mezza, ed è la prima volta che ci capita di fare le ore piccole] passate sorseggiando Pu'er, spizzicando frutta secca e caramelline di bacche di biancospino, chiacchierando del più e del meno. Prima di andare, il marito di Helen è stato anche così gentile da regalarci una confezione con i due tipi di Pu'er che ci aveva fatto assaggiare [dei tuocha di Nuo Mi Xiang e alcuni con petali di rosa], un tè che da quando sono qui ho imparato seriamente ad apprezzare e soprattutto preparare :)









venerdì 15 febbraio 2013

Festeggiando il Capodanno al Tempio Dongyue



Durante la prima settimana di festeggiamenti del Capodanno Cinese molti templi ospitano fiere coloratissime e spettacoli tradizionali. Appena rientrata da Hangzhou avevo perso di vista le scadenze dei vari eventi e devo ammettere che stavo per perdermi quest'occasione importante. Per fortuna questa mattina, nonostante avessi altri piani per la giornata, mi sono messa a spulciare i vari eventi nei templi scoprendo che quasi tutti sarebbero finiti domani [ovvero sabato, proprio il giorno in cui avrei dovuto ricominciare a lavorare!] e quindi, prima che ci venisse la paranoia, Gigi ed io ci siamo messi subito in marcia verso Pechino. Come meta abbiamo scelto il tempio Dongyue, un piccolo tempio taoista che avevamo già visitato tempo fa, in pieno inverno, e dove si respirava tutt'altra atmosfera rispetto al calore del Capodanno Cinese di oggi. A detta della Lonely Planet si tratta del tempio più “macabro” di Pechino poichè dà accesso agli “inferi taoisti dove spiriti tormentati riflettono sui misfatti compiuti”... in effetti è un tempio piuttosto atipico in cui è facile imbattersi in statue di personaggi sventrati o crudelmente puniti eheh!
E' stato davvero divertente spulciare tra le bancarelle sparse in tutti i cortili del tempio ed ero davvero attirata da svariati acquistini leggeri [ranocchie di legno, statuine dello zodiaco cinese... c'erano addirittura delle miniature fatte con degli insettini rinsecchiti, ma queste non le desideravo ovviamente ^^] anche se alla fine Gigi mi ha dissuasa e ho deciso di optare per lo zucchero filato. All'entrata del tempio era anche allestito un palco dove siamo riusciti a seguire un'esibizione di trapezisti molto abili che danzavano con abiti vistosi e rumorosi sonagli. Devo ammettere che passeggiare tra gente di buonumore e in festa, tra il rosso delle lanterne e il primo sole caldo uscito da un lungo letargo invernale mi ha fatto sentire davvero bene.










sabato 9 febbraio 2013

春节快乐! Buona Festa di Primavera!


Manca ancora qualche oretta alla mezzanotte, ma qui a Liangxiang stanno sparando razzi e petardi senza interruzione già da stamattina! Proprio stanotte si festeggia il Capodanno Cinese, o Festa di Primavera, un periodo di festeggiamenti che durerà per due settimane e si concluderà con la Festa delle Lanterne. In questa occasione tutti i cinesi tornano a casa dai propri cari e infatti, durante i giorni che precedono il Capodanno, in tutta la Cina c'è un movimento incredibile di persone. Tradizione vuole che soprattutto nel nord-ovest ci si riunisca a cena con la propria famiglia attorno a un piatto di jiaozi [ravioli cinesi] e su questo argomento vorrei consigliarvi la lettura di un breve racconto del blogger cinese Wang Xiaofeng pubblicato da Caratteri Cinesi, intitolato appunto "I ravioli"! 

Purtroppo questa sera Gigi ed io siamo rimasti a casa... quasi tutte le nostre colleghe sono tornate nel proprio paese natale e quindi siamo rimasti soli soletti. In effetti, la cosa triste di essere in un paese con delle feste totalmente diverse dalle proprie è che ci si sente soli durante giornate meravigliose come il Natale, mentre spesso è difficile riuscire a partecipare ai festeggiamenti locali. Una vera disdetta! Domani però ci aspetta l'inizio di una nuova avventura: alle 10:55 saremo in volo verso Hangzhou, una delle città più belle della Cina! Spero di riuscire a dormire un pochino stanotte, visto l'alzataccia alle 5:30 di domattina... ma non ne sono così certa, a livello di rumore già ora c'è un clima di guerriglia qua fuori, chissà cosa succede a mezzanotte! I botti continuano ininterrottamente da ore e con ininterrottamente intendo che non si sono fermati un solo attimo. Se do un'occhiata dalle finestre vedo luci, macchie di colore e tanto tanto fumo... e non posso che pensare: sono davvero nella patria dei fuochi d'artificio!









martedì 5 febbraio 2013

Dal dentista, dal parrucchiere e al centro benessere!


In questi mesi ho dovuto per forza rompere il ghiaccio con il mondo dei servizi in Cina. Prima di tutto per farmi un conto in banca, pagare le bollette e poi vedere come funzionano le Poste e le spedizioni di pacchi per l'Italia. In entrambi i casi l'ostacolo della lingua è stato notevole ma con un po' di pazienza e buon senso è stato possibile aggirarlo. Ma mai avrei pensato di dover entrare in uno studio dentistico cinese! A furia di banane secche (che lo scorso dicembre era diventata una vera e propria dipendenza) mi è partita un'otturazione, scoprendo poi con orrore che c'era sotto una bella carie. Così che fare? Anche se mi impanicava l'idea di affidarmi a un dentista sconosciuto, ho chiesto alle colleghe se potevano consigliarmene uno... ma diciamolo, qui il dentista non è proprio "di casa", e l'unico consiglio che mi è stato dato è stato quello di rivolgermi alla reception dell'ospedale e far capire che problema avevo (!!!). Alla fine non avevo nessuna voglia di seguire quella via tortuosa e ho scelto di entrare in uno studio dentistico a vista, che avevo notato lungo la strada che faccio tutti i giorni per andare al lavoro. In ordine e pulito, sono entrata alle 18 e uscita alle 18.30, otturazione rifatta senza appuntamento, perfetta e a un prezzo irrisorio: 30 euro (la soluzione migliore, ma erano disponibili anche a 10 o 20 euro... ma a sto prezzo perchè non chiedere il meglio?). Il dentista mi ha mostrato i prezzi di listino prima di sistemarmi la carie, senza tentare di rifilarmi lastre superflue o pulizie varie! Decisamente onesto e trasparente. 
Anche dal parrucchiere è andata piuttosto bene, anche se devo ammettere che per sicurezza avevo mandato Gigi in avanscoperta a tagliare i capelli prima di me :) Per 30 yuan (3,50 euro) mi hanno fatto taglio e piega: il taglio eseguito molto bene, la piega un po' meno (con phon freddo!!) ma di questo non gli faccio una colpa visto che non sono molto abituati a lisciare i capelli mossi... e poi per una cifra così!
Per quanto riguarda il centro benessere, a Natale la collega Zhang mi ha regalato un buono per andarci quattro volte con lei. I cinesi amano molto andare a fare i massaggi perché lo ritengono un modo per mantenersi in forma e sono parecchio fissati con la salute. Sabato scorso è stata la seconda volta per me e a sto giro mi è toccata la collega con la mano pesante :) Ho passato una mezzora a soffrire in silenzio, ma in definitiva ne è valsa la pena... schiena completamente sciolta! Comunque ecco cosa comprende una seduta tipo in un centro cinese: massaggio alla schiena, alle mani, ai piedi e al viso; trattamento al viso con creme e maschera; depilazione sopracciglia; pulizia orecchie (direi... l'unica cosa insolita e sgradevole); e per finire si offrono pure di lavarti i capelli se si sono sporcati di crema durante il trattamento. Ero la prima occidentale a finire sotto le loro grinfie... così ho collezionato una serie di commenti riguardo a: piedi lunghi (“nessuna cinese ha il 40! Come fai quando devi comprare le scarpe?” Bella domanda...), ciglia lunghe (“hey guarda, ma sono vere!” Dopo aver tentato di struccarle), e ben altre cose che non ho capito su quanto sono fitti i miei capelli e sui peletti sulle braccia! ^.^ 

domenica 3 febbraio 2013

TORNATA SU BLOGGER!!!

SONO TROPPO FELICE ^.^ POSSO FINALMENTE ACCEDERE A BLOGGER DALLA CINA!!!
Aspettatevi una miriade di post :D:D
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