sabato 25 ottobre 2014

Quando la chiave è ricordare


A volte è necessario fermarsi a ricordare per non perdere il senso di tutto ciò che si è vissuto. La quotidianità finisce per rinchiudere nel dimenticatoio la bellezza delle proprie esperienze, l’unicità di ogni singolo istante, la felicità racchiusa in un battito di ciglia. In questi momenti il potere della fotografia è una scarica di energia allo stato puro e sono davvero grata a me stessa per aver riempito l’hard-disk di album infiniti e infiniti scatti, anche di piccole sciocchezze che al momento magari non mi dicevano niente ma che ora diventano tutto. E’ possibile accantonare ma non dimenticare per sempre, prima o poi i ricordi tornano a galla, come il sapore di quella madeleine proustiana, e come quel piccolo universo che era la scuola dove lavoravo in Cina. Vi regalo qualche foto scattata dalle mie vecchie colleghe e qualche mio scatto. Mentre tutte le mie altre foto sono qui! Non c'è modo migliore per ricordare... ♥








martedì 21 ottobre 2014

♥ Løv Organic ♥


Ormai lo sapete che il tè è una delle mie grandi fisse e quando sono venuta a conoscenza di Løv Organic, la nuova linea lanciata da Kusmi Tea dedicata al biologico, potevo non comprarne un paio di barattolini? Diciamo che poi in realtà l'elemento decisivo che ha fatto scattare l'acquisto non è stato il biologico in sé, ma piuttosto l'arcobaleno di boite à thé che sfilavano sugli scaffali in negozio. Ah, e ci credete che quando mi ci sono trovata davanti non stavo cercando il negozio di Løv Organic ma ci sono invece capitata per caso? ^^ Comunque sono sicura che vi starete chiedendo il significato di Løv, con quella o sbarrata che fa tanto scandinavia, e in effetti è una parola che giunge proprio da quelle terre con il suo semplice ma intenso significato, foglia, ma legato indissolubilmente al suono dell'amore.


I tè in negozio vanno dalle miscele più classiche a mix accattivanti o morbidi come coccole. Un concetto che mi è piaciuto tantissimo, anche se legato molto all'estate, è quello delle Acque di Frutta: dei mix perfetti per preparare freschissimi e profumati iced tea. Løv Organic ha anche pubblicato un video su come preparare un iced tea con il Wild Berry Fruit Tea (uno dei tè che mi sono aggiudicata!). Forse sono troppo di parte, ma adoro lo stile del video e mi fa venire una stramaledetta voglia di comprarmi la caraffina targata Løv Organic. Come se non ne avessi abbastanza per casa di 茶具 chájù (strumenti e cosine per il tè)!




Ricapitolando, ecco i tè che mi stanno facendo compagnia in questi brevi pomeriggi autunnali:


Løv is Beautiful
(tè bianco, tè verde, rooibos, mango, ananas e albicocca)
Wild Berry Fruit Tea
(ibisco, mela, rosa canina, scorza d'arancia, mirtillo, frutti di bosco)


Dimenticavo, tutti i tè sono disponibili anche in confezioni con filtro in cotone e, se finite l'intero barattolino di latta, è previsto il refill. Mentre per quanto riguarda i prezzi, entrambi i barattolini qui sopra costavano 13.90€.


Contatti:

Løv Organic
Via Victor Hugo 3



lunedì 13 ottobre 2014

Wagashi: petite encyclopédie de gâteaux et friandises traditionnels japonais


A volte succede di scoprire delle cose incredibilmente belle per semplice caso. Un po' come quando passando il tempo a googlare e a scorrere libri su Amazon è scattato l'incontro inaspettato con le Editions de Tokyo pubblicate da MARK'S (il famoso marchio di cosine da cartoleria di design made in Japan). I volumi disponibili non sono molti ma per gli amanti dell'estetica giapponese sono qualcosa di irrinunciabile. Per ora sono riuscita a mettere le mani su: 

Wagashi: petite encyclopédie de gâteaux et friandises traditionnels japonais 
e 
Miyage: objets traditionnels de l'artisanat japonais

Per oggi però mi concentro su Wagashi di Minori Kai, una piccola enciclopedia splendidamente illustrata in cui i wagashi sono raccolti e divisi per zone geografiche (da Okinawa a Hokkaido). Dopo una breve introduzione sulla storia della pasticceria giapponese, i wagashi si susseguono con delicate fotografie accompagnate da una breve descrizione e dai contatti della wagashiya in cui sono stati acquistati (nel caso facciate un giretto in Giappone questi indirizzi sono fondamentali ^^). Oltre a soffermarsi sulla bellezza effimera del wagashi in sé, Minori Kai ci permette di apprezzare anche le confezioni e le presentazioni, due caratteristiche assolutamente non trascurabili per gustarsi appieno un wagashi. In definitiva direi che Wagashi è un libro da cui non riuscirete a togliere gli occhi ed è forse la pubblicazione più bella a loro dedicata che io abbia visto fino ad ora! Dimenticavo... è in francese, ma anche se non andate a braccetto con la lingua, le immagini sapranno parlare da sole 









sabato 26 luglio 2014

Istantanee di un'estate cinese



Sarà che ultimamente, e molto più che mai, mi si affacciano alla mente tantissime immagini che ormai appartengono al passato... ma ho un forte mal di Cina, una nostalgia assoluta per uno dei periodi più importanti della mia vita, i miei Chinese days. Ogni tanto, per sentirmi in quella che è stata la mia seconda casa, do un'occhiata alle previsioni del tempo di Pechino senza dimenticare l'Air Quality Index in tempo reale ^.^ Ovviamente là è soleggiato e caldissimo con un'umidità a mille. Oddio l'estate a Pechino è qualcosa di terribilmente appiccicoso e pesante, qualcosa che ti si insinua nei vestiti e affatica ogni movimento come un vischio appena steso. E' chiaro che ci sono anche tanti posti in cui rifugiarsi, vi ricordate quando mi hanno portato in questa piscina all'aperto accanto al lago Qinglong? :) Una cosa che però adoro dell'estate cinese è il fiorire di posticini dove mangiare all'aperto, dove con una manciata di yuan ti porti sulla tavola molluschi freschi, gamberi, spiedini d'agnello, insalate miste, kaomantou (ovvero pane al vapore affettato e ripassato sulla piastra), una bella Yanjing gelata accompagnata da tazza proletaria in acciaio (anche se qui in foto c'è una Qingdao hihi), o qualcosa di più esotico come le cavallette fritte. Proprio al centro del mio quartiere, Beiluyuan, il parcheggio del supermercatino era stato trasformato per tutta la stagione in uno di questi ristorantini e ci andavo non meno di tre volte alla settimana 








giovedì 3 luglio 2014

Torta agli amaretti e lamponi di Jamie



Chi ha notato che in edicola da tre mesi sta uscendo Jamie Magazine? Io sì!! Sarà che Jamie Oliver durante la mia gioventù è stato fonte di ispirazione e mi ha avvicinato molto alla cucina (mi ricordo di quando una decina di anni fa non perdevo una puntata delle sue serie sul Gambero Rosso e di quando mi comprai una copia di Happy Days with the Naked Chef ^^), ma il piacere di leggerlo/guardarlo non si è ancora affievolito. Quindi che fare se non rincorrere ogni sua uscita? La torta di oggi è proprio tratta dal Jamie di giugno... enjoy!

Ingredienti:

175 gr di burro
175 gr di zucchero di canna
3 uova sbattute
100 gr di nocciole tostate
150 gr di farina autolievitante
175 gr di lamponi freschi
50 gr di amaretti tritati
zucchero a velo

Preriscaldate il forno a 180°e imburrate una tortiera di 20 cm di diametro. Lavorate il burro e lo zucchero fino a che saranno soffici e cremosi, poi aggiungete le uova una alla volta. Usando un mortaio e pestello schiacciate tutte le nocciole e aggiungetene tre quarti all'impasto. Unite anche la farina setacciata, mescolate bene il tutto e aggiungete due terzi dei lamponi precedentemente passati in un pizzico di farina (in questo modo non affonderanno durante la cottura!). Versate nella tortiera e cospargete l'impasto con gli amaretti tritati. Cuocete in forno per 45 minuti (coprendo con carta da forno per i primi 30 minuti). Lasciate raffreddare e servite con lamponi, nocciole e zucchero a velo.

lunedì 16 giugno 2014

Di fiori, raccolte ed evasioni estive


Se c'è una cosa che adoro fare più di tutte in questo speciale periodo dell'anno è dedicarmi alla raccolta di fiori e frutti sia spontanei che coltivati con amore nel mio giardino, a partire dalle vaporose infiorescenze del sambuco e dai fiori di acacia, alle lunghe spighe di lavanda e i carnosi fiori di zucca, per arrivare ai grappoli di ribes, l'uva spina, i lamponi e i primi mirtilli maturi. Insomma, uno spettacolo d'essenze che finiranno a farmi compagnia essiccate, sotto vetro o in una bella macedonia di stagione. 

Con il fatto che Gigi si è fatto la licenza di pesca da un paio di mesi, ogni momento è buono per prendere canna (lui) e macchina fotografica (io) per uscire e godere delle più lunghe serate dell'anno. Nonostante le allergie mi rendano la vita difficile, raggiungere il fiume Adda attraverso una distesa di erba verde e fiori di campo che mi arrivano sopra le ginocchia è una cosa a cui non so rinunciare. I momenti di evasione quotidiani sono così pochi che ogni piccola occasione va presa al volo, come lo è rincorrere gli ultimi raggi di sole del tramonto col vento tra i capelli.










sabato 5 aprile 2014

Sakura higashi #sakurandom 2014


Il mio omaggio al #sakurandom 2014 è un delicatissimo sakura higashi, un wagashi a pasta secca perfetto per accompagnare il tè verde. Il suo rosa pastello è un piacere per gli occhi, mentre la consistenza farinosa e zuccherina si scioglie in bocca sprigionando un aroma fresco e floreale.

Per ottenere questa forma perfetta ho utilizzato uno stampo per wagashi di Machiko Chiba che comprai dal Giappone ormai svariato tempo fa, mentre il piattino è di carta ecologica e prodotto da Wasara, e io lo adoro perché ha un design decisamente raffinato per un prodotto usa e getta. 

Buon hanami a tutti ^.^




Ingredienti per circa sei higashi:

33 gr di kanbaiko (farina di riso tostata)
66 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di shitorimitsu (una parte di mizuame e due parti d'acqua)
colorante rosso
aroma naturale di sakura
un pizzico di frumina

Preparate lo shitorimitsu mescolando sul fuoco una parte di mizuame e due parti d’acqua (se non avete il mizuame potete sostituirlo con del miele d'acacia). Una volta pronto mettetene due cucchiai nello zucchero a velo insieme a una punta di colorante rosso e all'aroma, e incominciate a lavorarlo con le mani, sfregandolo con i palmi. Una volta ben incorporato aggiungete un po’ alla volta la kanbaiko, finchè risulterà una composto farinoso omogeneo. Imbiancate lo stampo con la frumina e pressatene all'interno la pasta igashi. Schiacchiate bene con i pollici in modo tale che lo stampo si riempia in modo omogeneo. Infine rovesciate lo stampo ed estraete con delicatezza l'higashi per poi lasciare seccare per un paio di orette.


venerdì 4 aprile 2014

#sakurandom 2014: una pioggia virtuale di petali rosa


Finalmente è tempo di Hanami e riparte la nuova e seconda edizione di #sakurandom! Chiunque può partecipare condividendo su Twitter fiori meravigliosi dalle note pastello, ricette dai sapori freschi e delicati, e tutto ciò che riguarda la bellezza di questo momento così effimero [l'hashtag ufficiale è #sakurandom]. Quest'anno parteciperò anch'io insieme a questi e queste bravissimi blogger... e voi siete pronti? ♥


www.bibliotecagiapponese.it 
www.nihonexpress.blogspot.com
www.giapponepertutti.it
www.sabrinamiso.com
www.wanderinjapan.com
www.patrickcolgan.wordpress.com
www.tradurreilgiappone.com
www.viaggiappone.com
www.moustachesblog.blogspot.it 

domenica 30 marzo 2014

Torta di carote very British


Mi rendo conto che manco dal blog proprio da parecchio tempo! Il fatto è che da un mesetto circa ho finalmente trovato lavoro e tra una cosa e l'altra non sono riuscita a ricavare nemmeno un momento per occuparmi di questo mio spazietto. Però sono felice, e questa settimana ho avuto il rinnovo del contratto almeno per qualche altro mesetto...  fino ad ora ho imparato parecchie cose e spero che dare il massimo sia la chiave per essere premiata in futuro. Chissà! 

Lavoro a parte, l'arrivo della primavera ha portato con sé tantissime cose da sbrigare all'aria aperta... in serra sono germogliati quasi tutti i semini piantati i giorni scorsi, così come hanno fatto la loro timida comparsa i primi germogli di bambù [che adoro in pinzimonio]. Queste giornate meravigliose mi hanno fatto venire voglia anche di preparare qualcosa di delizioso e naturale come questa carrot cake. La ricetta è very British e chi me la poteva passare se non la mia cara Fede? :) E che ne dite delle carotine di marzapane? Io le trovo graziosissime e sono super soddisfatta di aver combinato i colori Wilton in modo così fedele all'originale.


Ingredienti:

per l'impasto

170 gr di zucchero di canna
170 gr di carote grattuggiate
85 gr di farina integrale
85 gr di farina 00
125 ml di olio di mais
mezza bustina di lievito
mezzo cucchiaino di sale
un cucchiaino di bicarbonato di sodio
2 uova
50 gr di noci o uvette (facoltative)

per la glassa

una busta di zucchero a velo
albume d'uovo
succo di limone

per le carotine

marzapane
coloranti alimentari in gel (io uso quelli Wilton)

Preriscaldate il forno a 200° e imburrate una tortiera a ciambella. In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi, mentre in un'altra sbattete le uova con l'olio di mais. Dopodiché aggiungete gli ingredienti liquidi a quelli secchi e mescolate bene. L'impasto sarà piuttosto duro ma non preoccupatevi, una volta ben amalgamato aggiungete le carote e il tutto diventerà morbido e liscio. Se desiderate aggiungere noci o uvetta questo è il momento. Versate nella tortiera e infornate per 40-45 minuti. Durante la cottura potete preparare la glassa mescolando qualche goccia di succo di limone e poco albume allo zucchero a velo; e ovviamente divertitevi a modellare la carotine :)



...lui è un amico, Lupetto :)

giovedì 6 febbraio 2014

Muffin di zucca glassati


Sono sicura che da qualche parte vi sarà rimasta almeno una zucca intatta raccolta lo scorso autunno. Io ne ho trovata una piccola e ancora in perfette condizioni al mio terzo tentativo, nel ripostiglio di casa, mentre le prime due  rinvenute sotto uno spesso strato di cellophane sul balcone avevano un aspetto tutt'altro che sano. Tutto ciò per non ricorrere a quella congelata, che poverina tornerà sicuramente utile nei tempi bui in cui di zucca fresca proprio non ce n'è.

La ricetta di oggi sono dei muffin di zucca glassati con una crema a base di panna acida, scoperti su un libro di Jamie Oliver che amo in modo particolare: La mia cucina naturale. Sarà che ai tempi avevo seguito con entusiasmo tutta la serie passata su Gambero Rosso e sarà pure per la struttura del libro divisa in stagioni ed ortaggi...  ma spesso ricorro alla sua lettura per preparare con passione gli ingredienti di stagione.

Oltre ad essere un modo perfetto per far mangiare la zucca anche a chi storce il naso non appena ne sente parlare, questi muffin sono decisamente piacevoli sia per l'impasto soffice che per la crema fresca e leggermente acidula che contrasta la dolcezza della base. 


Ingredienti per circa 20 muffin

Per l’impasto:

400 gr di zucca (possibilmente butternut)
350 gr di zucchero di canna semolato
4 uova grandi
sale marino
300 gr di farina, non setacciata
2 cucchiaini colmi di lievito in polvere
una manciata di noci
1 cucchiaino di cannella macinata

Per la glassa:

scorza grattuggiata di una clementina
scorza grattuggiata di un limone
succo di mezzo limone
140 ml di panna acida
2 cucchiai colmi di zucchero a velo, setacciato
1 baccello di vaniglia
fiori di lavanda

Preriscaldate il forno a 180°. Tritate finemente la zucca nel mixer. Aggiungeteci lo zucchero e le uova, poi un pizzico di sale, la farina, il lievito, le noci, la cannella, l’olio extravergine di oliva e frullate il tutto finché sarà perfettamente amalgamato. Cercate di non frullare troppo gli ingredienti, è sufficiente che siano ben amalgamati. Riempite i pirottini e cuocete in forno per 20-25 minuti, o finché infilandoci uno stuzzicadenti ne uscirà pulito e asciutto. Nel frattempo preparate la glassa versando in una ciotola la scorza di clementina e di limone, aggiungete il succo, la panna acida, lo zucchero a velo e i semi di vaniglia. Mescolate bene e assaggiate... se preferite una crema più acida allora basterà un pizzico di succo in più, se invece amate il dolce via libera allo zucchero a velo. Lasciate riposare la glassa in frigo e versatela sopra i muffin non appena si saranno raffreddato. Cospargeteli poi con un po’ di scorza di clementina e qualche fiorellino di lavanda.



venerdì 31 gennaio 2014

Passeggiare nella neve


新年快乐!Buon anno! Proprio oggi cade il Capodanno Cinese e si apre un nuovo anno lunare dedicato al segno del cavallo, segno i cui nati godono di un carattere positivo, socievole e particolarmente intuitivo. 

Non potendo festeggiare alla cinese ho deciso di uscire con Gigi e Lapo a passeggiare nella natura lasciando tracce sulla neve soffice che si è posata ieri pomeriggio.










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