martedì 28 dicembre 2010

Totoro in una tazza!



Poco prima della vigilia di Natale ho trovato abbandonato sotto alla cassetta della posta un pacco bianco rosso blu, i colori inconfondibili della Japan Post. Il mittente? Shinichi, il mio amico di penna giapponese. Dentro ci ho trovato un sacchetto firmato Studio Ghibli/Nibariki e un bellissimo fagottino verde simile a un furoshiki! E' stato bellissimo quando ne è uscita fuori una scatolina di cartone con sopra disegnato un Totoro dorato... e poi... togliendo l'ultimo strato di velina ecco una meravigliosa tazza da tè di ceramica con un Totoro intento a portarsi via un fagotto di leccornie ghiandose! Non potevo desiderare altro dal Giappone! Arigatoo. ^^


venerdì 24 dicembre 2010

メリークリスマス! ...Buon Natale!

メリークリスマス!
Auguro a tutti un esplosivo Natale e tanti regalini sotto l'albero!
Non vedo l'ora che sia sera per passare il cenone in famiglia... e per aprire tutti i miei pacchettini luccicosi ovviamente! Continua a piovere ma di certo il tempo non intaccherà il mio umore... anzi, ho appena aperto l'ultima finestrella del calendario con l'ultima chicca di cioccolato e mi sento così bene! Tanti auguri a tutti...!

(Vi omaggio di qualche tenero wagashino natalizio...^^)





giovedì 16 dicembre 2010

Kashigata e fiorellini di zucchero e farina





Oggi vi voglio parlare di questi splendidi stampi in legno, i kashigata.

Il kashigata, letteralmente "forma per dolci" e spesso realizzato in legno di ciliegio, è lo stampo essenziale per la preparazione della piccola pasticceria rakugan, che fa parte del più ampio mondo dell'Higashi, la pasticceria giapponese secca.

I rakugan sono dolcetti secchi a base di farina di riso e zucchero, a volte ripieni di un pizzico di anko, e hanno una storia lunghissima... basti pensare che si iniziò ad utilizzare i kashigata a partire dal diciassettesimo secolo!

I dolcetti rakugan si offrivano durante le celebrazioni religiose e persino alle persone defunte. Infatti comprare fiori e cibo fresco da offrire era troppo costoso, quindi con zucchero e farina si ricreavano in casa fiori, germogli di bambù e pesci, che venivano poi posti sullo butsudan, il piccolo santuario buddhista dorato presente nelle case giapponesi.


[Ecco alcuni fiorellini moderni... ricordano un po' le decorazioni in pasta di zucchero. ]

Una forma davvero particolare che veniva posta sullo butsudan era lo tsumidango, una specie di piramide composta da tante sfere di colore bianco e rosa, realizzata con questo stampo:


Purtroppo oggi non ci sono più molte persone che utilizzano i kashigata in legno, rimpiazzati da stampini di plastica o alluminio come questi:


Ma niente paura.... su etsy e ebay si possono comprare dei bellissimi kashigata originali per una ventina di euro!



lunedì 13 dicembre 2010

Un sabato mattina alla Fiera dell'Artigiano

Lo scorso sabato sono andata a farmi un giretto (insomma...una tirata dalle 10 alle 16!) alla Fiera dell'Artigiano di Milano... Premetto di aver visto un mare di belle cose. I padiglioni dedicati all'Italia non deludono mai... e devo dire che anche i paesi del mondo quest'anno mi sono piaciuti parecchio!

Già dando uno sguardo sulla mappa però mi sono accorta che lo spazio dedicato a Cina e Giappone era piccolissimo... Non capisco come sia possibile che si dedichi così poco spazio a due paesi così interessanti e ricchi di cultura (e di cibo)!

Niente da togliere all'India... però occupava la metà di un padiglione! Sarà che va di moda l'etnico made in India, ma la parte su Cina e Giappone mi ha lasciato proprio a bocca asciutta: zero stand culinari, un spazio maldestro dedicato alle katane, lo stand di Kathay International (che riproponeva in modo ripulito e ordinato le stesse cose che si trovano in negozio... e io di quell'artigianato non è che mi fidi molto), un paio di stand con qualche oggetto giapponese tipo tengui, kimono, kokeshi e maneki neko (gli unici carini... come si fa a resistergli?!), però si capiva che era uno stand-souvenir e non il negozio di un vero artigiano. Peccato. E ovviamente di wagashi non se n'è parlato, ma in fondo già lo sapevo...


In tutte quelle ore sono riuscita a trovare qualche regalino di Natale e allo stand francese di epices and love mi sono finalmente concessa un sacchettino di pepe di Sichuan che cercavo da tempo! Quando vedo le spezie rimango sempre incantata dai colori, profumi e varietà che ancora non conosco... Mai sentito parlare di pepe lungo o pepe del Bengala? Per la prima volta ho visto questi simpatici fruttini lunghi e scuri, simili alle infiorescenze gialle del nocciolo che quando ero piccola chiamavo "bananine". Ma l'acquisto è rimandato al prossimo banchetto profumato.


mercoledì 1 dicembre 2010

アドベントカレンダー... il calendario dell'avvento!


E' il primo di dicembre e stamattina mi sono svegliata con la neve! La prima cosa che ho fatto è stata aprire la finestrella n. 1 del calendario dell'avvento... era da anni che non lo facevo, ma stavolta ho voluto tornare un po' indietro nel tempo e come quando ero bambina ho dedicato i primi istanti del risveglio all'apertura della finestrella.

Curiosando tra i negozi ho scelto di comprarmi proprio il calendario Altromercato (quello in foto), che quest'anno è stato disegnato da Mishell Danyy Sotz Son, che l'ha dedicato al suo paese, il Guatemala. In ogni finestrella oltre al classico cioccolatino al latte ci sono informazioni sul Guatemala e sulle tradizioni dei popoli Maya... La finestrella n. 1 diceva così: "Il Guatemala si trova in America Centrale e confina con Messico, Belize, El Salvador, Honduras". Un ottimo inizio per una che di America Centrale proprio non se ne intende!

***

Ero curiosa di sapere se anche in Giappone si stesse diffondendo la moda del calendario dell'avvento, visto che il Natale sembra attecchire un po' dappertutto...

E che cosa trovo girando per il web? I super calendari dell'avvento di Muji a forma di abete o calza dei dolciumi! Si chiamano アドベントカレンダー (adobento karenda) e in Italia purtroppo non sono distribuiti, ma pare che in Giappone siano stati messi in vendita da Muji già da qualche anno.



Sono veramente grossi e ogni sagoma è composta da 24 cassettini, ognuno con un dolcetto diverso al suo interno. Una volta svuotato il cassettino va infilato di nuovo nel buco ma al contrario, così che una volta girati tutti i cassetti si formi un'immagine natalizia.


Il costo dell'operazione? 1,890 円!




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