venerdì 28 ottobre 2011

Kurishigure, il trionfo dell'autunno in un cuore di castagna



Kurishigure è un morbido wagashi autunnale dal gusto avvolgente e tondo. Il suo soffice guscio di pasta a base di anko racchiude un cuore leggero di castagna finemente zuccherata che ci fa pensare al profumo del sottobosco in questa meravigliosa stagione. Sono andata a raccogliere le castagne proprio un paio di settimane fa e ancora ho in mente il piacere del camminare sulle foglie secche e sui ricci appena caduti...

giovedì 27 ottobre 2011

Un regalo speciale: i dolcetti della Barbagia


Qualche giorno fa ho ricevuto il delizioso pacchetto che mi ha spedito Chiara di Zeroincucina. Ci siamo scambiate qualche prodotto nipponico che non riuscivamo a trovare nella nostra città (kinako per me e shiro miso per lei) e già che c'eravamo abbiamo infilato nel pacco qualche prelibatezza locale. E' così che mi sono trovata fra le mani un bellissimo vassoio di dolcetti sardi della Barbagia e mi sono immersa nel sapore dolce e avvolgente del miele e delle mandorle. Era la prima volta in assoluto che li assaggiavo e mi hanno subito conquistata... che bontà! E poi hanno delle decorazioni così raffinate che quasi mi sembrava un peccato "farli sparire"! Grazie Chiara per questo regalo speciale... non vedo l'ora di fare un nuovo scambio ^.^



giovedì 20 ottobre 2011

Benihana Ringo: gelatina di mela, fagioli kidney e cannella


L'altro ieri avete avuto la fortuna di trovarvi a Milano centrale verso le 18? Gli storni si preparavano a migrare a sud, raccolti in un enorme stormo in volo. Sono rimasta ad osservarli per una decina di minuti senza parole davanti alla loro bellezza! Un'enorme nuvola nera di uccelli volteggiava tra i grattacieli facendo mille evoluzioni, richiamando l'attenzione di tutti gli altri piccoli stormi che piano piano si aggiungevano al gruppo. Uno spettacolo meraviglioso. Mi è capitato diverse volte di vedere dei pennuti prepararsi per la migrazione, ma quella di martedì è stata la più bella in assoluto. Avrei voluto rimanere lì ad osservarli fino al calare del buio.

Il wagashi che ho assaggiato oggi si chiama Benihana Ringo, una gelatina a base di mela e fagioli kidney, aromatizzata alla cannella. La sua consistenza è simile alla cotognata, il sapore è fresco e il retrogusto delicatamente speziato. Una declinazione perfetta per la stagione autunnale!

martedì 18 ottobre 2011

Darumasan: gelatina di azuki rossi e bianchi



Questo fine settimana è stato assai altalenante. Sabato mattina sono partita con Gigi per le terme di Bormio e mi sono rilassata all'inverosimile! Ho ancora la pelle morbidissima e liscia grazie alle coccole dell'acqua termale. Ci siamo rimasti tutto il pomeriggio e infine abbiamo dormito in un albergo a Bormio 2000. Durante la ricerca del posto mi ero chiesta: "ma che vorrà dire 2000?" bè la risposta non ha tardato ad arrivare... voleva dire 2000 metri d'altezza! Lì il clima era freschino ma piacevole, l'albergo era proprio a due passi dalle piste e ancora semi deserto visto che la neve non è ancora arrivata, ma nonostante ciò siamo stati benissimo. La totale tranquillità, i campanacci del gregge di caprette non lontano e il buon cibo (ovviamente valtellinese... pizzoccheri e sciatt vi dicono qualcosa?) ci hanno messo a letto molto presto! Domenica ci siamo svegliati felici e siamo tornati a casa dei miei dove... scoperta! Durante la notte sono scomparse le nove zucche giganti cresciute accanto alla strada, appena giunte a maturazione... e indovinate un po', giusto la domenica stessa c'era una grande fiera in zona. Con quest'ultimo furto penso che l'essere umano abbia proprio toccato il fondo... Ma la cosa che più mi ha turbato è stato il canino spezzato di Lapo, il mio labrador, che correndo a prendere la pallina si è scontrato di testa con lo springer Leo (che a sua volta si è scheggiato un dentino). Un suono sordo, sangue e tanto spavento. I denti per i cani sono come le mani per gli uomini e questo incidente mi ha proprio messo tristezza. Motivo per cui coccolerò doppiamente Lapo tutti i giorni che passeremo insieme. 

A proposito del wagashi di oggi, conoscete il Daruma? Non starò a spiegarvi chi è visto che Wiki ci fornisce una bella spiegazione :) ma come avrete indovinato è il personaggio raffigurato sul primo wagashi di Minamoto Kitchoan che ho assaggiato, il darumasan, delicata gelatina di koshian (marmellata di azuki rossi senza pellicine) e azuki bianchi interi. A domani con il prossimo dolcetto!

giovedì 13 ottobre 2011

Un'inviata speciale a Minamoto Kitchoan

La scorsa settimana Fede è andata a Portsmouth a trovare il suo amor, nonché mio fratello Kuki. E anche se avrei in programma un viaggetto in Inghilterra entro la fine di quest'anno (si spera!) non ho resistito e le ho commissionato una capatina da Minamoto Kitchoan a Londra. Il risultato sono queste deliziose foto dell'interno della pasticceria, che solo a vederle mi emozionano! I wagashi autunnali hanno un fascino caldo e avvolgente, sono pervasi dai colori e dai sapori della castagna, della mela... e che mi dite di quei meravigliosi cachi in foto? Fede è stata gentilissima perché, oltre a queste immagini, mi ha regalato un assortimento di sette dolcetti tutti diversi che hanno superato con successo check-in e volo, arrivando intatti tra le mie manine. Grazie Fede ^.^ Nei prossimi giorni dedicherò un post a ciascuno dei wagashi che assaggerò... siete avvertiti!







Una canzone che adoro.


venerdì 7 ottobre 2011

Kanten freschissimo al mapo con pezzetti di pera


Devo ammettere di non essere mai stata una sostenitrice del mapo. Più che una questione di gusto era però un pregiudizio che avevo in testa nei confronti di un agrume che in fondo ha pure un aspetto freschissimo e intrigante :) Così qualche giorno fa ho cercato di combattere la pigrizia mentale e ne ho comprati cinque o sei per assaggiare nel modo più imparziale possibile e... mi sono piaciuti! Anzi, accanto al succo di mela il mapo si è rivelato un'ottima alternativa al limone per preparare un kanten delizioso che strizza l'occhio all'estate. 


Ingredienti per 6 piccoli kanten:

60 ml di succo di mela
80 ml di acqua
2 cucchiai di zucchero
2,5 gr di agar agar
2 mapo
1 pera


In un pentolino mettete l'acqua, lo zucchero, il succo di mela e un po' alla volta anche il succo di mapo. Io di solito assaggio un paio di volte per assicurarmi che non sia troppo aspro e mi regolo aggiungendo zucchero o mapo. Mescolate bene e portate a ebollizione. Nel frattempo tagliate la pera a dadini e mettetela sul fondo degli stampini. Dopodiché spegnete il fuoco, aggiungete l'agar agar, mescolate di nuovo e versate negli stampini. Infine lasciate riposare in frigorifero per un paio d'orette finché il kanten si sarà indurito.


Con questo dolcetto giapponese partecipo a:



martedì 4 ottobre 2011

Mandorle, rosa e vaniglia: le favette triestine



Questo fine settimana sono stata ospite di Fede nella sua casetta di Padova. Complice il tempo fantastico, abbiamo passato due bellissime giornate in giro per la città, dove mi sono imbattuta per la prima volta nelle favette triestine! Ovviamente non c'entrano molto con Padova ma è stato grazie a un negozietto di dolci in centro che ho potuto conoscerle. Le favette, o fave dei morti, sono dei dolcetti a base di mandorle che vengono preparato da settembre a dicembre, in particolar modo per omaggiare la festa di Ognissanti. Si dice siano state create a Trieste durante il periodo austroungarico e sul sito della pasticceria Ulcigrai (da cui proviene il mio sacchetto di favette) si legge che queste dolci palline vennero offerte per la prima volta in occasione dell'inaugurazione del castello di Miramare. Le favette sono color panna, rosa e marroni e portano rispettivamente con sé il sapore della vaniglia, del rosolio e del cacao. Una delizia. Ci sono andata così in fissa che ho troppa voglia di prepararle in casa ^.^


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