mercoledì 24 ottobre 2012

Qualche parola sul mio lavoro

Non ho ancora raccontato molto sul lavoro che faccio, se non che insegno lingua inglese in un kindergarten qui a Liangxiang. La verità è che lavoro in tre diverse scuole, di cui una è proprio sotto casa (ci lavoro solo di pomeriggio, mentre Gigi sempre) mentre le altre due (ci lavoro di mattina) sono raggiungibili solo con una mezz’oretta d’autobus. L’orario di lavoro è dalle 7:30 alle 12 e dalle 14 alle 17, ma dovendo prendere i mezzi, la mattina mi è concesso lavorare un’ora in meno e iniziare alle 8:30. Di tutte queste ore, quelle di insegnamento in realtà sono solo poco più della metà… direi che dipende dai giorni, ma di solito sto sulle 3 ore e mezzo. Il resto del tempo lo passo in classe con i bambini mentre fanno le altre lezioni, fanno colazione, pranzano, cenano (alle 16) o escono in cortile per gli esercizi quotidiani! Essì, perchè qui in Cina l’esercizio fisico e la disciplina sono cose fondamentali. Così la mattina e a metà pomeriggio si esce in cortile, ogni classe si divide in file precisissime (la pavimentazione a tasselli aiuta parecchio, un bambino un tassello sì e uno no) e dagli altoparlanti parte la musica. Si tratta di una sequenza di canzoni con relativo balletto da eseguire più o meno bene dall’inizio alla fine. La sequenza cambia poche volte al mese e solitamente si tratta di brani per bambini piuttosto ritmici in cinese e inglese, più una canzone patriottica in cui si manifesta tutto il proprio amore per la Cina. Nonostante la mia riluttanza verso il ballo, ora le so ballare tutte pure io a occhi chiusi! (Comunque meglio il ballo che marciare, come fanno nella scuola media di fronte!) 

Per quanto riguarda le lezioni di inglese, gli insegnanti madrelingua sono facilitati da dei dvd in cui ogni lezione è accompagnata da cartone animato, canzoncina e balletto… insomma, se un giorno si è a corto di fantasia c’è sempre una buona base per cominciare. Catturare l’attenzione dei bambini è la sfida più grande… soprattutto perchè ogni pomeriggio insegno nella mia classe di bimbi dai 2 ai 3 anni, praticamente piccolissimi! Ogni tanto mi sembra di rimbambirli: il metodo cinese implica l’apprendimento a memoria e mi ritrovo a farli ripetere tremila volte in venti minuti “Hello bunny, hello bear!”, tanto per fare un esempio. Il potere delle canzoncine messe a oltranza lo sentiamo pure io e Gigi… anche senza volerlo spesso di sera ci vengono in mente dal nulla. E vai di “Hello bunny, hello bear!”. 

1 commento:

  1. Ero sempre molto curiosa riguardo al tuo lavoro..grazie per averlo condiviso con noi :)

    Silvia

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