Sempre il giorno della Festa di Metà Autunno, dopo aver gironzolato nel quartiere di Sanlitun e Lonely Planet alla mano, decidiamo di pranzare al Haitanghua Pyongyang Cold Noodle Restaurant “uno dei pochi ristoranti nord coreani al mondo” e, passata una mezz’ora d’orologio per trovare la location, eccoci seduti in un locale austero e vagamente kitsch. Cameriere in divisa pseudo elegante orientale bordeaux, solo un tavolo occupato da altri avventori silenziosi, sottofondo di concerto d’archi trasmesso dalla tv nordcoreana in cui le musiciste (tutte belle ragazze ma in abiti assolutamente trapassati) riproponevano delle colonne sonore anni ‘80-‘90 (tra cui il classicone di Rocky!!). Insomma, nonostante la titubanza iniziale e la soggezione che incuteva il posto, apriamo il menù e vediamo che 15 pagine su 20 sono occupate da pietanze dal costo improponibile (mentre la Lonely Planet lo piazzava tra i locali a buon mercato), così veniamo presi dalla voglia di alzarci e andarcene ma la cameriera già ci sta versando il tè nelle tazze! Arrivati in fondo al menù, con estremo sollievo troviamo finalmente delle portate più abbordabili e puntiamo su una zuppa di pesce (Gigi) e il piatto forte della casa, i noodles freddi o naengmyeon (io). Un’esperienza stranissima: una ciotola di metallo gelido, piena di acqua ghiacciata e vermicelli di riso pronti da mescolare con una torretta di sapori. E devo dire che a parte la mia riluttanza verso i vermicelli per via della loro consistenza gelatinosa, nel complesso il piatto non era così male! La massiccia presenza di peperoncino scaldava la bocca che allo stesso tempo si rinfrescava con gli ingredienti ghiacciati… una sensazione da provare. Per quanto riguarda la zuppa di Gigi, era saporita e piccante… peccato solo per le parti di pesce un po' difficili da gestire (testa, coda e poco altro^^).
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